Riprendiamo dagli anni cinquanta. Solo un anno dopo la Disney partorisce un capolavoro come Alice nel paese delle meraviglie, completamente diverso dai due precedenti. Un totale insuccesso all'uscita, verrà rivalutato e celebrato solo decenni dopo.
Alice è una bimba, non è ancora sessualizzata perciò può permettersi di non essere perfetta, anche se è molto graziosa. Stereotipata nell'aspetto fisico (bionda, minuta, occhioni azzurri) e nelle pose (tutta inchini ed estrema educazione), è disegnata come la classica bimba modello e simboleggia il pudore infantile. Ma, sorprendentemente per l'epoca e solo un anno dopo un tripudio di luoghi comuni come Cenerentola, una bambina è la protagonista di un film nel quale deve affrontare eroicamente un mondo di fantastiche, eccitanti e pericolose avventure. Che svolta!
Anche se poi, in controtendenza rispetto alla maggiorparte delle fiabe, ma anche dei film e dei cartoni, dove l'avventura vissuta comporta un evoluzione del personaggio, il mondo di Alice è solo un sogno, e al suo risveglio si ritrova dov'è sempre stata, e dove aveva paura di non tornare più: a casa. Nonostante i compromessi, Alice è un personaggio positivo, curioso, coraggioso, che si fa forza per affrontare matti, regine psicopatiche e condanne a morte. Quando perde la pazienza, è deliziosa.
Però storco ancora il naso di fronte all'episodio in cui Alice si abbandona alle lacrime, come tutte le fanciulle fin qui, per aver perso la strada di casa,e la soluzione al problema non riesce a trovarsela da sola: ci vuole lo Stregatto per fargli scordare i suoi tormenti.
Altro personaggio interessante è la regina di cuori, che nonostante le turbe psichiche, suscita immediata simpatia.
La cattiva è una regina grassa, irascibile, crudele, vanitosa e autoritaria: un'isterica incapace di ragionare e dalla condanna facile. Direi poco lusinghiero.
Brilla però a confronto con il marito buffo e insignificante, che non sa opporsi alle prepotenze della moglie e farsi rispettare. Non a caso, lui è piccolino, con la faccia bonaria e sciocchina, lei troneggia in tutta la sua arroganza fisica.
E sapete perchè ci fa ridere questo? Perchè è l'eccezione alla regola.
Nella sfilata di irresistibili personaggi, troviamo i fiori canterini, che incarnano tutti gli stereotipi attribuiti alle donne: timide, vanitose, superficiali nel giudicare il prossimo, pettegole, ruffiane, sciocche, cattive.
E che dire delle ostrichette? Povere ritardate che sgambettano, ingenue come solo ai tempi di Cappuccetto Rosso.
Adoro questo cartone, e sono già stata fin troppo severa con Alice, ma qualcuno dovrà pur farlo! Sapevate che è stata la regina a far ammattire il coniglietto bisestile e il cappellatio matto, condannandoli all'ora del the in eterno? Che cose adorabili si scoprono facendo ricerche per un esame.
FONTI: it.wikipedia.org
credo che definire le ostrichette 'ritardate' sia oltreché appropriato geniale
RispondiEliminaBhe... è un sacco di tempo che non vedo "Alice nel paese delle meraviglie". Forse dovrei ricordarlo. Ma nella mia infanzia, questo cartone mi ha in parte traumatizzato, e gli effetti si vedono tutt'ora, con la sua triste storia delle piccole ostriche. Peggio della morte di Bambi, per me. Poi degni di nota, il Brucaliffo, e il Capellaio Matto (niente a con vedere, per fortuna, con quello interpretato da Jonny Deep al cinema). La regina, mi ha sempre ricordato la figura della Regina Vittoria (a cui credo, tra l'altro si sia ispirato sia Carroll, visto che ha vissuto in quel periodo, sia la Disney nel proporne la fisonomia), e in parte la cosa mi inquieta. Carroll poi era un noto pedofilo che dedico questo, e altri libri alla piccola Alice, figlia di alcuni suoi amici, di cui si era innamorato.
RispondiEliminaNon so, questo romanzo, e di conseguenza il cartone, mi inquieta un po', e quando i complottisti mi dicono che la Disney voleva incitare all'uso di droghe, se penso a questo cartone, potrei per la prima volta nella mia vita, dargli anche un solo accenno di ragione.
@Chiaretta ahahaha non ti hanno dato quell'impressione? :D
RispondiElimina@Marcy potresti rivederlo e verificare se l'inquietudine ti ha abbandonato! Io lo trovo un vero incanto di colori, personaggi e situazioni.
Non credo tu sia l'unico, ad ogni modo, so di persone con problemi rispetto alla regina o al coniglio bianco.
Per non parlare delle ostrichette! Anche a me hanno lasciato un segno, che tristezza! Quasi quanto lo scoiattolo innamorato della spada nella roccia.
Ho visto solo un pezzo del film di Burton, ma pur trovandolo così nioioso da farmi desistere dal guardarlo tutto, mi sembra di aver intuito come fosse diverso il suo cappellaio da quello di Alice: ben poco matto e molto più sensibile. Quasi edulcorato. Si, ho letto anch'io che la regina è fatta a immagine e somiglianza della regina Vittoria (sarei stata curiosa di vedere la sua faccia).
La faccenda della viscidosità di Carroll mi ha sempre incuriosito, ma molti siti non lo raccontano neanche, è una sorta di tabù.
ahahahah la chiusura è splendida!
Ci ho pensato solo riguardandolo negli ultimi anni al fatto che il brucaliffo evocasse un simpatico fattone
Altro che fattone, quello si fa peggio di me
RispondiEliminaPrometto che lo scarico e me lo rivedo. I soldi ad un antisemita come Disney, io non li do!
RispondiEliminaPrimo: Disney è ormai morto da un pezzo! Secondo: Non era un antisemitya, anche se non aveva troppo in simpatia gli ebrei (e dagli torto). Terzo: Sappi che oramai la maggior parte dei dirigenti Disney son quasi tutti giudei avidi, sionisti, omosessualisti, debosciati e pervertiti; questo dovrebbe farti stare meglio.... ignorante testa di cazzo che non sei altro!!!
Eliminache brutto Alice nel paese delle meraviglie non mi è mai piaciuto
RispondiEliminaAntisemita è Mr Disney in persona:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=jO40vMDxeVk
Solo per dirne una. C'era un altro video, sempre dei Griffin che oltre a essere molto divertente faceva vedere meglio il luogo comune di Disney antisemitico.
Cmq facci caso. Tutti i protagonisti negativi della Disney hanno alcuni riferimenti ai luoghi comuni sugli ebrei: naso grosso, avidi ecc ecc...
Sei un coglione!!!
Eliminahahaha bellissimo quel video!
RispondiEliminaI Griffin si sono occupati anche del rapporto tra il signor Disney e il genere femminile
http://www.youtube.com/watch?v=cg-cs6UBOno&feature=related
Non ci avevo mai pensato.. Ma in effetti.. Pensa anche solo a Jafar, che di ebreo dovrebbe avere ben poco..
Ne veicolava di messaggi distorti la Disney!
Senti chi parla di veicolare messaggi distorti!
Elimina"Alice nel paese delle meraviglie" ho imparato ad apprezzarlo solo da più grande. la prima volta che l'ho visto sono rimasta turbata dalla caduta infinita durante l'inseguimento del Bianconiglio.. una voragine che catapulta la bionda bambina in un sogno o forse meglio in un mondo dove le paure e le stranezze si concretizzano.. che dire della sensazione di inadeguatezza.. il sentirsi sempre troppo piccoli o troppo grandi (vedi trasformazioni di alice a causa dei "bevimi" e "mangiami")..? che dire delle ingiustizie che continuano a riproporsi.. (la regina che bara al gioco, che maltratta le carte..).. i consigli insensati del Brucaliffo e di altri strambi personaggi..? il senso di smarrimento..? di pazzia...? ma forse non è piuttosto realistico...?? una visione colorata e magica del mondo? non è forse il momento in cui Alice si risveglia il più banale, la realtà più idilliaca e introvabile?
RispondiEliminaottima la musica..
Anche a me piace molto più ora, cosa che capita spesso con cartoni e film, sebbene siano rivolti a un pubblico infantile. E' che col tempo capisci i messaggi, interpreti..
RispondiEliminaAssolutamente, un mondo solo in parte alla rovescia.. La magia delle piccole cose e degli incontri speciali mescolati alla pazzia, alle ingiustizie, all'alienazione quotidiana.
Le musiche sono memorabili!
Oh ma gente, firmate col sangue piuttosto, ma firmate!
Silver, sei tu che ti fingi donna?