Partiamo col dire che il messaggio ambientalista di Disney è sintomo di una società più attenta a questo tema e mi ha commossa fino alle lacrime (nonostante ricordassi le battute a memoria), ma sul fronte del femminismo non ci sono significativi passi avanti rispetto al primo cartone: quello che di innovativo aveva da dire sulla caratterizzazione dei personaggi e sulle dinamiche di genere è già stato detto nel '77. I personaggi femminili sono pochini e pure scarsamente influenti: Faloo, una femmina di canguro che aiuta Cody nei primi minuti e reciterà sì e no 4 battute, Marahuté, l'aquila maestosa e dolcissima per cui tutti si battono, ma che non parla (in film dove lo fanno tutti gli animali è un bel mistero) e Bianca, che purtroppo non conosce grandi evoluzioni nel corso della storia.
L'aspetto
forse più incoraggiante del suo personaggio sta nel fatto che è
diventata celebre, molto più di Bernie, e la sua reputazione la precede:
dovunque vada, le fanno delle gran feste. Tra lei e il degno compare
rivediamo gli stessi ruoli e le stesse caratteristiche messe in luce in
precedenza: lei avventurosa, impavida, intraprendente, socievole e
disinvolta, lui timido, impacciato, prudente e spesso ignorato. Bernie
porta avanti una missione parallela a quella di liberare il bambino,
cioè dichiarare il proprio amore a Bianca e chiederle di sposarla (ah, i
romantici anni '90, quando il matrimonio era l'unico impegno
contemplato in amore), impresa disperata per un insicuro, ostacolata
oltretutto dall'incontro con il carismatico e intrepido Jack.
L'apparizione del suo alter ego lo costringe a esporsi per la conquista
del cuore di Bianca e introduce il confronto con il maschio brillante,
seduttore per natura, che lo fa oltremodo incazzare per come cerca di
metterlo in ombra. Rimasto l'unico in libertà, spetterà a lui salvare
Cody, Bianca e Jack per dare prova del suo valore virile, indispensabile
per conquistare la femmina e rimettere a posto l'intruso (esattamente
come succede in natura, peccato che a questi personaggi vengono
attribuiti sentimenti e caratteristiche umani, i quali si suppone siano
meno bestiali). L'aspetto positivo di questo sviluppo è il messaggio
rivolto ai bambini: non è necessario essere il maschio alfa per
guadagnarsi rispetto e attenzioni, il coraggio ha diverse forme.
Bianca,
purtroppo, in tutto ciò ha il carisma di un pioppo morto e non dice mai
chiaramente all'australiano di levarsi di torno: si limita a rinnovare
la sua fiducia nell'iniziativa di Bernie, e alla fine accetterà la sua
proposta. E poi sembra inevitabile che debba sedurre tutti i maschi che
incontra, come una dannazione divina, aspetto che trovo riduttivo e
limitante per il suo personaggio: sì, ok, ti cacci con entusiasmo in
avventure rischiose, sei un esempio incoraggiante per le bambine, ma
intanto rimani pure una femmina-oggetto contesa da due maschi. Le
reazioni che susciti nell'altro sesso ricordano che sei prima di tutto
una bella femmina.
A questo proposito,
vi beccate anche una scena di cat-calling in cui Wilbur molesta degli
uccelli rosa (associando tra l'altro il colore al genere) e quando
quelli se ne vanno, infastiditi, lui si chiede cosa ha fatto di
sbagliato: la tipica reazione dell'uomo educato a rapportarsi in questo
modo con le donne, senza considerarlo problematico.
Impegno
le ultime righe per mettere a confronto due personaggi, Cody e Penny.
Nonostante entrambi vengano rapiti e mostrino una buona dose di coraggio
in una situazione drammatica, la tristissima storia di Penny voleva
generare compassione nel pubblico, mentre Cody ha un ruolo molto più
attivo. Non sappiamo granchè del passato della bambina, la conosciamo
già prigioniera di Medusa e sola al mondo: la sua spinta alla libertà è
quella dell'emancipazione dalla sofferenza e dalla solitudine. Il
ragazzino, al contrario, ha un background più definito, una famiglia che
lo cerca e soprattutto è caratterizzato da un grande altruismo. Il suo
desiderio più evidente non è quello di liberarsi dalle grinfie di
McLeach, ma di evitare che uccida l'aquila e rubi le uova. Dispone di
una grande libertà prima del rapimento, ha voglia di esplorare quello
che lo circonda, manifesta un grande amore per la natura e lo dimostra
cercando di liberare gli animali catturati dall'uomo. Se Penny era
timorosa ed esitante con Medusa, temeva le sue ritorsioni, Cody mostra
verso il bracconiere una grande rabbia per la crudeltà che riserva ai
suoi amici, minacciandolo più volte di denunciarlo ai rangers.
L'ottimismo con cui incoraggia gli animali catturati da McLeach, il
coraggio che lo spinge a rischiare la vita per amore di Marahut e la
curiosità ne fanno un personaggio forte, complesso, capace di
trasmettere un messaggio di fiducia nei propri mezzi e indipendenza.
Penny, nonostante il coraggio e la vivacità, è un personaggio più
passivo, con uno sviluppo meno interessante e profondo. Il suo ruolo è
ancora legato a certi stereotipi femminili: indifesa, costretta a
subire, troppo sola e triste per occuparsi degli altri o esprimere
desiderio di scoperta.
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